di Pina Favarolo - per contatti: ilbeltempo@gmail.com

martedì 1 gennaio 2013

2013

                  

Il primo giorno dell’anno
Lo distinguiamo dagli altri
come se fosse un cavallino
diverso da tutti i cavalli.
Gli adorniamo la fronte
con un nastro,
gli posiamo sul collo sonagli colorati,
e a mezzanotte
lo andiamo a ricevere
come se fosse
un esploratore che scende da una stella.
Come il pane assomiglia al pane di ieri,
come un anello a tutti gli anelli…
La terra accoglierà questo giorno
dorato, grigio, celeste,
lo dispiegherà in colline
lo bagnerà con frecce
di trasparente pioggia
e poi lo avvolgerà
nell’ombra.
Eppure piccola porta della Speranza,
nuovo giorno dell’anno,
sebbene tu sia uguale agli altri
come i pani a ogni altro pane,
ci prepariamo a viverti in altro modo,
ci prepariamo a mangiare, a fiorire,
a sperare.

(Pablo Neruda)

2 commenti:

  1. Questa poesia è davvero una splendida scelta. I giorni di festa sono forse giorni come tutti gli altri e come gli altri passano veloci ma ci scaldano il cuore, come un pane fragrante appena sfornato. Ti auguro un anno buono, soffice e profumato, tutto da gustare. Smaaaaaaaaaaaaaaackissimo! :-)

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  2. E quando le feste le trascorri con i tuoi cari è tutto più buono, anche il pane.
    Ti ricambio l'augurio: che sia per te un anno lieto e sereno ma saporito da sgranocchiare come uno struffolo appena preparato!!!

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