Molti di coloro che gingirellando per blog si troveranno a visitare questo spazio di certo sapranno già cosa sia e in che cosa consista il découpage; per loro e per coloro che invece sanno ancora poco o nulla di questa tecnica decorativa ma che hanno la curiosità di saperne di più, mi pare utile fare qualche accenno alla storia e all’evoluzione nel tempo e nelle mode di questa tecnica a metà tra arte e artigianato. Découpage è un vocabolo di origine francese che deriva dal verbo découper (trad. tagliare) e sta a indicare i ritagli di carta coi quali si decorano i più svariati oggetti. Primi esempi di découpage sono stati rinvenuti in Egitto negli scavi di antiche sepolture; già sui sarcofagi pare fossero presenti frammenti di papiro decorati finemente ed applicati con l’uso di resine di origine vegetale. Molti collocano nella Cina medievale, dove nel frattempo era stata inventata la tecnica per la produzione della carta, la nascita di quest’arte, che con l’epoca delle esplorazioni e dei grandi viaggiatori, che dall’Europa si spingevano fino alle remote terre d’Oriente e riportavano a casa il gusto e lo stile dei manufatti dei luoghi visitati, la tecnica del découpage cominciò ad essere conosciuta anche in Occidente.Nella Venezia dei Dogi dove arrivavano dall’Oriente mobili e oggetti di lacca bellissimi e costosissimi, destinati solo ai più ricchi, gli artigiani presero a produrre oggetti che ne imitavano i colori, i decori (ottenuti appunto con ritagli di carta) e la finitura lucida che ottenevano stendendo sugli oggetti mani e mani di sandracca, una resina ricavata da alcune conifere e che diluita in alcool veniva passata sulle superfici e lucidata con una procedura detta “a tampone” che conferiva un aspetto finale liscio e brillante. Il loro costo era notevolmente più accessibile rispetto agli oggetti in lacca “originale” e questo ne favorì la diffusione anche tra le classi meno abbienti, da qui il termine “lacca povera” con cui il découpage si diffuse in tutt’Europa. Arrivò in Francia fino a corte, pare che la regina Maria Antonietta si dedicasse personalmente a decorare oggetti con questa tecnica e con la diffusione della stampa di illustrazioni botaniche di grandi artisti (tra i più celebri si ricordano B.Besler, P. J. Redoutè, M. Delany ),
Gli strumenti di "lavoro" di Mrs Delany. In oro smaltato e seta colorata, le furono regalati dalla regina Charlotte nel 1781. The Royal Collection.
gli oggetti decorati coi ritagli di carta colorata
divennero un'elegante consuetudine nelle case europee. Nell’Inghilterra della
fine del ‘700 si diffuse un particolare tipo di découpage, lo stile print
room, con decori perlopiù monocromatici di stampe
raffiguranti città, costruzioni, colonne classiche (era l’epoca dei grandi
archeologi e delle grandi spedizioni alla ricerca delle rovine romane e greche)
incollate direttamente sui muri delle
case e impreziosite da decori, fregi e
cornici . Con la regina
Vittoria, durante il XIX secolo romantico, si iniziarono a prediligere colori tenui, decori con motivi floreali,
frutta, angioletti, amorini, che ancor oggi definiscono uno stile che da lei
prende nome (lo stile vittoriano) e che ornavano tavolini, scatole e i più svariati oggetti di uso quotidiano. Con
l’avvento del Novecento, la pratica del découpage si affievolì notevolmente ,
fino ad oggi e all’attuale ritrovato interesse di numerosi estimatori in tutto
il mondo. Negli ultimi anni questa bella tecnica è diventata una vera e propria
moda: moltissimi si sono avvicinati al
découpage, cimentandosi, ma se da un lato questo ha giovato alla diffusione
della sua conoscenza, dall’altra qualche
volta ha un po’snaturato il senso del découpage classico che per me è fondamentalmente
perfezione del ritaglio, gusto nella scelta e nell’utilizzo dei fondi e dei
motivi dei decori e cura estrema per la finitura degli oggetti. Di
questo mi piacerà parlare in questo mio spazio, di questo e non solo...
Complimenti per questo bel blog dedicato all'arte del decoupage.In una epoca funestata da tante brutture è raro incontrare delle piccole oasi di serenità e bellezza ed è davvero una sosta ristoratrice quella che si può prendere in questo luogo. Complimenti sinceri. Donato
RispondiEliminaChe bella cosa mi hai detto! Hai colto il significato che do a questo spazio e al mio hobby. Col dècoupage mi "ritaglio" un pezzetto di bellezza e di serenità nei momenti difficili e se questo traspare in questo blog sono contenta. Ti ringrazio Donato, a presto.
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